Inizia la scuola, la discriminazione si perpetua: 2018peggiodel2017peggiodel2016peggiodel2015….

Un anno fa scrivevamo del “solito amaro inizio dell’anno scolastico”. E quest’anno?
Cambiato il governo e il Ministro dell’istruzione; nuove promesse, nuove speranze per le famiglie con figli con disabilità. Infrante con l’inizio dell’anno scolastico.

Ci rendiamo conto che stanno eliminando l’inclusione scolastica??? Ci rendiamo conto che si va verso la riapertura delle scuole speciali???
La memoria purtroppo è corta, ma la storia è li: scritta, disponibile ogni anno per ricordarci dove rischiamo di tornare.

E, come ogni anno, si è iniziato peggio dello scorso:
– mancanza di insegnanti di sostegno;
– caos nelle nomine;
– mancata continuità didattica da un anno con il seguente;
– mancanza di assistenti all’autonomia e alla comunicazione (ASACOM);
– mancanza di assistenti educatori culturali (AEC);
– docenti di sostegno specializzati lasciati indefinitamente nel precariato;
– ore di sostegno e di assistenza tagliate e spesso del tutto insufficienti;
– classi con svariato numero di alunni con disabilità;
– condivisione dell’insegnante di sostegno tra più allievi contemporaneamente;
– docenti di sostegno non specializzati;
– docenti di sostegno specializzati lasciati senza lavorare;
– edifici con barriere fisiche e sensoriali;
– scuole senza consulenza di pedagogisti esperti nella disabilità;
– mancanza di una strategia pedagogica sulla disabilità;
– POF e PTOF che riportano ancora “handicappato”, che sarebbe il minore dei mali se non fossero documenti avulsi dalla realtà;
– Piani Educativi Individualizzati (PEI) privi di un reale programma inclusivo;
– docenti di classe senza preparazione sulla disabilità;
– fondi distolti dalla scuola pubblica verso quella privata;
– eccetera, si potrebbe continuare a lungo.

Peggio dell’anno scorso, perché tutto quanto scritto sopra è peggiorato sensibilmente.  Peggio dell’anno scorso, perché le norme e le sentenze dei vari tribunali costringono al rispetto delle Leggi, ma la scuola, il MIUR, (soprav)vivono nell’illegalità!

Aggiungiamo che la riforma del sostegno scolastico varata l’anno scorso ad opera del Ministro Fedeli con il D.LGS. 66/2017, prevede la vera decapitazione del sostegno scolastico: in quest’anno dovrebbero entrare a regime i Gruppi per l’Inclusione Territoriali (GIT) che decideranno a livello regionale la gestione del Continue reading

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Inclusione scolastica: si riforma, si arretra, si riforma, si arretra…

Il 7 aprile 2017 sono stati approvati i decreti delegati della Legge 107/2015. Tra questi quello inizialmente emanato dal Governo come schema di decreto Atto 378 riguardante gli allievi con disabilità nelle scuole, ora presentato nel suo testo definitivo.

Fin dalla proposta nel 2014 del disegno di legge Fish/Fand di riforma del sostegno scolastico, arrivando all’attuale testo approvato, Genitori Tosti ha sempre affermato la contrarietà a qualsiasi cambiamento in senso restrittivo dei diritti degli studenti con disabilità sia per le loro famiglie.

Il testo approvato dal governo porta nuove diffuse criticità nel sistema inclusivo, solo in apparenza circoscritto all’ambito scolastico, ma che estenderà i suoi effetti negativi in quello più vasto dell’inclusione sociale delle persone con disabilità, andando a modificare la Legge 104/1992.

Ne esce un sistema scuola distorto, che limiterà l’accesso alla scuola “di tutti e di ciascuno”. Siamo di fronte a un cambiamento che fonda le proprie radici nella discriminazione delle persone più fragili. Una riforma imposta senza aver considerato consigli e richieste di famiglie, docenti, assistenti, esperti.

Le criticità nell’inclusione scolastica, al contrario di quanto affermato dal MIUR, sono in estrema sintesi le seguenti:

  • marginalizzazione della famiglia e delle associazioni nel processo inclusivo;
  • svilimento del PEI, Progetto Educativo Individualizzato;
  • insufficiente formazione del personale docente e non docente;
  • ridimensionamento (e scomparsa) dei GLHI
  • valutazione dell’inclusione scolastica lontana dall’essere fattore inclusivo;
  • sfilacciamento della filiera gestionale che sul territorio perde l’occasione di rinvigorire il ruolo di supporto alle famiglie e alle persone con disabilità, razionalizzando in senso deprimente ciò che fino ad oggi erano i GLIP, Gruppi di Lavoro Interistituzionale Provinciale, e di conseguenza gli UST;
  • burocratizzazione gestionale, tesa a tagliare risorse negando il dialogo;
  • eliminazione della possibilità per le famiglie di aprire un contenzioso in modo razionale;
  • per contro, aumento di contenziosi maggiormente complessi, con oneri crescenti per tutti e spreco di risorse per lo Stato;
  • enorme criticità nella delicata gestione degli aspetti sanitari e di igiene;
  • mancanza di strategie nell’alternanza scuola-lavoro;
  • assenza di visione nel percorso dopo la scuola secondaria di secondo grado;
  • grande incertezza sul futuro dell’insegnante di sostegno e degli assistenti;
  • infine ma non certo di minore gravità: che fine farà la scuola in ospedale e a domicilio, fiore all’occhiello del diritto all’istruzione e allo studio dello Stato italiano?

Nonostante l’impegno eccezionale della Rete dei 65 Movimenti, cui Genitori Tosti aderisce, l’irresponsabilità di coloro avrebbero dovuto più di tutti tutelare le persone con disabilità credendo di poter influire su una governance del Paese storicamente tesa su finalità opposte, sia l’aver perseverato nel mancare la compattezza del mondo della disabilità, ha condotto le persone con disabilità e le loro famiglie a un arretramento nei diritti di oltre vent’anni.

Lo ripetiamo: con i diritti fondamentali non c’è mediazione possibile, ogni compromesso è un’immensa  disfatta in termini di tutela. Il risultato finale è purtroppo esattamente questo.

La Retedei65Movimenti ha diffuso nelle scorse settimane un video nel quale le famiglie chiedono al Presidente della Repubblica di non ratificare il decreto. Invitiamo tutti a guardarlo, ascoltarlo e diffonderlo ovunque le coscienze possano risvegliarsi.

Per il futuro dei nostri figli, delle persone con disabilità è imprescindibile tornare all’idea di inclusione nei fatti; su questo ci impegneremo come associazione e come Rete.

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15 marzo 2015. GT con i genitori (e non solo) di Fiadda Umbria

2015.03.15_01_Obiettivo autonomia. Tutti a scuola. E poi?

Domenica 15 marzo 2015 si terrà un incontro conviviale a Castiglion del Lago (PG) nel quale le famiglie aderenti a Fiadda Umbria, la sezione  regionale delle Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi, e i Genitori Tosti parleranno di scuola, di norme e buone prassi per un sereno dialogo con “l’istituzione scuola” per attuare l’integrazione scolastica, degli elementi essenziali per progettare il pieno inserimento sociale in autonomia delle persone con sordità o qualsiasi altra disabilità, ma anche di tecnologie per favorire il coinvolgimento e la partecipazione delle persone con sordità nella scuola.
Interverranno Giovanni Barin, rappresentante dei Genitori Tosti per la Lombardia, e la socia Nicoletta Wojciechowski.

Questo il programma_15.03.15.

Di seguito i materiali visti durante l’incontro.

L’evoluzione della scuola e andamento economico italiano/europeo: https://www.genitoritosti.it/?p=1553

Il sostegno scolastico – presentazione: https://www.genitoritosti.it/?p=1230

Il sostegno scolastico – slide: http://www.slideshare.net/giobazen/percorso-per-i-genitori-sul-sostegno-scolastico-092014-pdf

Strategie e strumenti per l’inclusione scolastica degli studenti con perdita di udito
di Nicoletta Wojciechowski: http://tinyurl.com/lzoncwk

Tecnologie - NW

 

 

 

 

 

 

In merito ai GLH di istituto e operativi, rimandiamo alla seguente pagina del sito: https://www.genitoritosti.it/?p=526

Qui invece, la pagina dedicata: https://www.genitoritosti.it/?p=1589

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