Costituzione e Leggi. Loro o le persone vanno cambiate?

viewfinderSono davvero tante le volte (e fin da tempi non sospetti, questo sito lo testimonia) che come Genitori Tosti abbiamo ripetuto che l’Italia ha ottime leggi, specie sulla disabilità, e un’altrettanto valida Costituzione. Analogamente, abbiamo ripetuto che troppo spesso le norme non vengono applicate oppure vengono riformate riducendo o violando i diritti fondamentali delle persone.

Uno Stato che emana leggi che poi non rispetta o che “dimentica” di controllarne l’applicazione non è una sorpresa in un Paese dove evadere le leggi è diventata prassi accettata proprio dallo Stato. Qui però parliamo di bisogni primari che devono essere LA priorità e che sono la base della convivenza civile per tutti. Ignorarlo porta sul versante che stiamo vedendo in questi anni: si tagliano i fondi per le persone con disabilità e non autosufficienti, si mettono vincoli all’accesso ai servizi, si elimina il controllo sul funzionamento dei servizi dello Stato. Eccetera. Il fine è sempre lo stesso: lucrare alle spalle di chi a meno risorse.

L’esperienza delle nostre famiglie porta ad affermare che il problema non è l’avere norme troppo complesse o troppo costose per essere applicate completamente. No, il problema è la maleducazione, la volontà discriminatoria e persecutoria, la violenza che anima una grande fetta della società. I fatti che abbiamo visto in questi anni preoccupano ancor di più osservando che con particolare pervicacia l‘accanimento si concentra verso i più deboli e le loro famiglie. Le nostre famiglie.

Educare, guidare la società verso la convivenza civile nel rispetto delle leggi deve essere la priorità di ognuno, deve guidare l’azione dello Stato e di chi lo rappresenta.

Da inguaribili ottimisti questa quindi è la proposta che vorremmo sentire nei programmi di chi si candiderà al governo del Paese: superare finalmente il paradosso di norme applicate in parte o completamente ignorate. E, al contempo, cancellare le pessime leggi e riforme viste fin qui.

Negare l’evidenza (che possiamo certificare giornalmente) senza poter dimostrare i risultati dell’applicazione diffusa della legge dimostra, invece, una pericolosa incapacità gestionale e l’inadeguatezza che abbiamo riscontrato nelle persone che hanno guidato il Paese negli ultimi vent’anni.

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Scuola: onestà

lawsIn seguito alle segnalazioni dalle famiglie e alle notizie che quotidianamente arrivano alla nostra Associazione, crediamo sia necessario che noi come associazione, sia tutte le famiglie interessate si chieda alle scuole una gestione delle risorse dedicate alla disabilità rispettosa delle Leggi in vigore. Chiediamolo ai Dirigenti Scolastici, agli Uffici Scolastici Territoriali e Regionali e al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Non ci sono motivazioni valide per sopportare di dover rinchiudere in casa i propri figli quando i loro compagni frequentano la scuola di tutti. Non ce ne sono neanche per chiedere alle famiglie di farlo in modo più o meno esplicito. Non ci sono motivazioni valide per chiedere agli insegnanti di sostegno di lasciare i bambini, ragazzi e le classi cui sono assegnati per tappare buchi dovuti agli errori del Ministero prima, agli ordini dei Dirigenti, poi. Come non ce ne sono per non affiancare gli assistenti all’autonomia e comunicazione, sia gli assistenti educativo culturali. Non ci sono motivazioni valide per non assegnare le risorse adeguate che già le pronunce dei Tribunali hanno inderogabilmente stabilito non poter essere vincolate a ragioni di bilancio.

Nessuno dimentichi le proprie responsabilità, anche di denunciare quelle pratiche alle quali i funzionari dello Stato sono costretti dalle Istituzioni a loro superiori: i Dirigenti Scolastici facciano sapere alle famiglie i motivi che hanno e stanno creando le situazioni di manifesta illegalità nelle loro scuole. Denuncino alle Autorità Giudiziarie i responsabili, prima che siano le famiglie ad essere obbligate a farlo includendo anche gli stessi dirigenti. Giova ricordarlo: il diritto allo studio per tutti è innanzitutto costituzionale! Chiediamo che lo stato non sia sfasciato da una politica e da amministratori incapaci. Chiediamo alle Autorità Giudiziarie di vigilare le tante situazioni dove le famiglie più fragili subiscono i risultati di una mala gestione trasversale nel sistema scolastico; hanno solo da aprire un qualsiasi giornale, dal nazionale al locale.
Chiediamo semplicemente onestà: legale, morale, intellettuale e di principi di relazione con le famiglie.
Se a causa di scelte dissennate dell’amministrazione centrale la scuola non è in grado di compiere il suo scopo, sia l’intera scuola a fermarsi. La storia ha già tristemente mostrato cosa significhi ghettizzare le persone con disabilità.

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