GT a Venezia e Padova in un colpo solo!

Come sapete già, se ci seguite sulla pagina FB (mettete il like così non vi perdete nessun aggiornamento), martedì 24 gennaio 2023 noi GT (l’architetto Elisa Renoffio, Amelia Dessì, ed io) siamo state a Palazzo Ferro Fini a Venezia, per la presentazione del saggio “L’esercito silenzioso- caregiver familiari”.

Scese dal treno abbiamo approfittato per fare le turiste, coprendo la distanza, con la meta, a piedi: l’ultima volta che sono stata a Venezia fu di notte, dopo un concerto e trovammo miracolosamente ospizio presso un ristorante del ghetto, dove il titolare ci accolse, nonostante fosse chiuso e ci offrì delle deliziose uova strapazzate. Parliamo di circa venti anni fa. Perciò non ci potevamo non concedere la bellezza di questa città.

Venezia è un luogo splendido, talmente splendido, che ti aspetti da un momento all’altro un unicorno che ti taglia a strada o una qualsivoglia creatura marina o uno gnomo di laguna.

C’era pochissima gente in giro e una giornata incredibilmente mite:ci si poteva dedicare con calma all’osservazione di tutto, intorno, e di tanti particolari, come per esempio il vetro rosato dei lampioni (chissà che effetto quando vengono accesi).

Ogni cestino è munito di provvidenziali e capienti posacenere (prassi che TUTTI dovrebbero adottare, così la smettiamo di vedere quei mozziconi ovunque che poi finiscono in bocca agli animali o nell’acqua, diffondendo tutte le loro sostanze tossiche!):

Gli ornamenti architettonici si sprecano e compaiono simpatici cartelli ai cancelli, scritti a mano, per avvisare i corrieri, il postino e chiunque pigi il campanello. 

E poi ci sono i corner dei giovani: quei punti, in ogni città, dove passa o staziona la gioventù, totalmente ricoperti da scritte, adesivi e biglietti. Quando trovo questi angoletti mi si slarga il cuore perchè significa che c’è anche questa fascia anagrafica che vive, palpita e si muove per la città.

Tra una vetrina da ammirare e un canale da osservare o la facciata di una chiesa davanti alla quale sostare affascinati, mentre magari passa una gondola, non ho potuto non osservare anche le barriere: non ho idea di come siano i vaporetti in quanto accessibilità (a partire dal predellino) ma si può raggiungere qualunque punto della città via acqua. Mentre spostarsi per le calli è assai difficoltoso: la prima grandissima barriera è il famigerato ponte di Calatrava. 

In questa foto vedete un ponte sbarrierato apparentemente, ma i bozzi sul camminamento sono tutto tranne che accessibili a meno che non sei spinto oppure, se ti autospingi, sei forte e giovane e pratichi il parkour in sedia, solitamente. Inoltre a volte gli spazi sono così stretti che una sedia proprio non ci passerebbe e non ho visto nessuno scivolo all’ingresso di nessun esercizio commerciale.

Ad ogni modo, ci siamo perse: colpa del mio aver scambiato un palazzo per un altro, invece di finire al consiglio regionale siamo finite a Palazzo Balbi, sede della Regione Veneto.

Non tutto il male viene per nuocere, si dice: siamo infatti incappate in una signora che, gentilissimamente si è offerta di scortarci e solo grazie al suo aiuto siamo giunte, senza troppo ritardo, a destinazione: Palazzo Ferro-Fini!

Grazie all’interessamento partecipe di Alessandra Sponda, consigliera regionale ed architetto di scaligeri natali, siamo state ospitate nella sala dedicata a Oriana Fallaci ed introdotte dal presidente del Consiglio, Roberto Ciambetti.

L’organizzazione di tutto l’evento (che potete vedere qui) è stata professionalissima e di livello superiore: davvero complimenti!

Inoltre per la prima volta ci siamo trovati di fronte a persone che, era evidente, si fossero ben documentate, ma non solo per fare bella figura ma per aver sentito propria la tematica – ci passiamo tutti con i nostri genitori nel ruolo di caregiver, non dimentichiamocelo!

Per esempio: dall’introduzione del presidente Ciambetti ho scoperto l’esistenza e gli scritti della giornalista Valeria Fioramonte, da lui citata.

A seguire la fantastica presentazione dell’associazione e della nostra attività che ha illustrato, appunto, la consigliera Alessandra Sponda.

Al termine del bellissimo evento abbiamo finalmente conosciuto dal vivo la consigliera Erika Baldin pensiamo l’unica consigliera presente in sala (nessun altro si è palesato) che ha seguito tutto l’evento.  Grazie a lei abbiamo in Veneto l’apertura del servizio di ASACOM (cioè gli assistenti per alunni ciechi e sordi) anche agli studenti con malattie rare.

Poi abbiamo pranzato alla mensa interna (tutto buonissimo e tutti gentilissimi e sorridenti) 

dove è venuta a cercarci un’altra consigliera, che conosciamo per il suo attivismo per la lotta ai PFAS, all’inquinamento e tutto ciò che pertiene alla Natura e la salute pubblica e cioè Cristina Guarda 

Cogliamo l’occasione di citare, casomai fosse utile a qualche paziente, il suo impegno per il riconoscimento della cefaela cronica anche in Veneto. 

E poi via, sfrecciando nella barca, in legno lucido e tendine bianche, messa gentilissimamente a disposizione, abbiamo fatto un bellissimo e davvero corroborante viaggio per acqua. Un caro saluto alla Dott.ssa Laura Tomaello per tutta la gentile assistenza.

Dopo aver ammirato ulteriori particolari sia architettonici che gastronomici, in questa foto l’incredibile vetro che sta nella tettoia dell’ingresso della stazione FS di Venezia, qualcosa che puoi vedere solo se alzi la testa e che riporta probabilmente le specie che popolano la laguna: 

Qui invece una vetrina di una pasticceria/forno che sciorina ogni prelibatezza: baicoli, biscotti al pistacchio, zaleti e ogni ben di Dio

Siamo allora risalite sul treno, in direzione Padova. Il tassista che ci ha poi traghettato agli studi televisivi di Tv7, ci ha raccontato un po’ della sua passione per i libri e per Napoleone Bonaparte. Per la prima volta in uno studio televisivo, noi GT siamo  siamo state intervistate lungamente da Elena Cognito, conduttrice del programma “Con voi”, che fa davvero servizio pubblico, affrontando temi d’attualità, sanità e sociale. Qui potete vedere la registrazione della puntata: 

parte 1  

parte 2

Ringraziamo questa appassionata giornalista che ci ha dato l’opportunità di farci conoscere come associazione e come mission, per informare e mobilitare tutti in Italia sul tema del caregiver familiare, ancora sconosciuto ai più e non adeguatamente attenzionato dal mondo delle istituzioni.

Infine poichè mancava un po’ di tempo al treno che ci avrebbe riportato a casa ci siamo fermate, grazie all’indicazione del gentile tassista con il quale abbiamo parlato della statua di Elena Lucrezia Corner Piscopia che la città di Padova dovrebbe far erigere (questa foto ritrae ciò che è appiccicato al retrosedile dentro questo taxi) 

alla pasticceria padovana vicina alla stazione FS che ha un sistema di accessibilità fantastica e cioè una pedana larghissima e le porte scorrevoli!

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Chi volesse procurarsi una copia del libro lo può fare su Amazon store a questo link

1) vengono stampate solo le copie che vengono richieste e quindi non si spreca inutilmente carta come invece avviene per qualsiasi libro; 

2) se volete risparmiare ancora (alberi e vostri soldi) ordinate la versione e-book compatibile con qualsiasi dispositivo anche il PC – c’è una app Amazon;

3)  vi arriva comodamente a casa;

4) potete abbinare il vostro acquisto ad una causa come far arrivare libri ad un carcere o in un centro per minori o in una scuola – consultate la sezione apposita;

5) ogni copia acquistata procura per il cartaceo quasi 8 euro e per il digitale 2 euro all’associazione Genitori Tosti per finanziare ogni attività connessa alla promozione della campagna sul riconoscimento del caregiver familiare come lavoratore.

E con queste precisazioni si spera di non sentire più repliche tipo “Ma io non compro su Amazon perchè non condivido la policy”: non siamo una realtà commerciale  e, anzi, facciamo molta fatica a fare tutto questo; non umiliateci anche. E nemmeno chiedeteci :”ma non ne hai una copia qui?”.

Se volete organizzare una presentazione del libro, fare un’intervista o una recensione scriveteci a caregiversilente@gmail.com

GRAZIE!

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Miss G e le Barriere Architettoniche

Questa volta parliamo di una di quelle persone che si attivano (sì, gli attivisti), che abbiamo incontrato in questo mare magno che è il web, nella fattispecie il social network Facebook. 

Giulia è una dei sostenitori della nostra campagna  per i concerti accessibili, è coinvolta in prima persona in quanto è anche in sedia a rotelle e quello che mi ha stupito nonchè fatto scattare una grande ammirazione è la tenera età: Giulia (in foto) ha 14 anni! L’ho intervistata perchè ne valeva la pena 🙂 

Ciao Giulia! Allora raccontaci come, quando, perchè, ti è venuta l’idea di attuare questo bellissimo progetto che va sotto il nome ( da band rock, quasi) di Miss G e le barriere Architettoniche, che è anche una pagina FB! 

Allora, all’inizio, quando avevo 9 anni, ho aperto un blog chiamato “Ammalia Coccinelle”, perchè le coccinelle sono sempre state il mio portafortuna. Ad un certo punto però l’argomento coccinelle era esaurito, perché avevo scritto e detto tutto quello che c’era da dire sull’argomento. Quindi, da lì in poi, sono passata ad un’altro argomento che mi riguardava personalmente, e l’argomento sono le barriere architettoniche della mia città, ovvero di Novara. Poi la mia grande amica e giornalista Simona Arrigoni mi ha consigliata di aprire anche una pagina Facebook, per parlare dei problemi di accessibilità a Novara. Così è dall’anno scorso che ci sto lavorando sodo!

Racconta come procedi, in base a cosa scegli un posto invece che un altro.

Di solito scelgo i posti inaccessibili in base a ciò che vedo e che vivo nella mia città. A volte, ci sono persone che seguono la mia pagina Facebook, che me li segnalano ed io vado subito a controllare e se è necessario faccio un video di segnalazione.

Episodi divertenti o anche no, legati ai tuoi test per la città? 

Mi diverto molto quando registro i miei video, e anche quando realizzo il montaggio finale. Ultimamente mi capita di essere riconosciuta dalla gente a Novara, mi salutano, mi fanno i complimenti, fanno il tifo per me e tutto ciò mi diverte molto e mi rende anche orgogliosa del mio duro lavoro. 

Qualcuno dell’amministrazione ti ha mai contattato? 

Sono stata quasi subito contattata dal sindaco di Novara, il signor Alessandro Canelli, che si è dimostrato fin da subito molto sensibile al tema delle barriere architettoniche, oltre ad essere una persona veramente gentile. 

E qualcuno delle associazioni?

La signora Mariangela Cilli dell’associazione “carrozzine determinate Abruzzo”, voi Genitori Tosti, la web radio del simpaticissimo Stefano Pietta di “Steradiodj”. Ultimamente sono stata contattata dal “Canoa Club Mestre”, dove ho potuto provare ad andare in Kayak sulla laguna, con un istruttore molto simpatico di nome Massimo.

I tuoi amici o compagni di scuola ti hanno mai aiutato/sostenuto? 

Sono stata fortunata perché ho avuto diversi miei amici/compagni di scuola che mi hanno fortemente sostenuta, prestandosi a fare video insieme a me, incitandomi continuamente, e questo è stato un bene immenso per me. Anche una mia professoressa di italiano, la signora Chiara Zanardi, è una mia grande sostenitrice.

Novità in arrivo con l’autunno?

Con l’arrivo dell’autunno sicuramente continuerò il mio impegno come ho sempre fatto, dedicandomi alle barriere architettoniche di Novara. Poi, se tutto andrà bene, ci sarà un progetto TOP-SECRET per migliorare ulteriormente l’accessibilità.

Ultimamente ho pubblicato sulla mia pagina Facebook anche una mappa della città di Novara con segnalati molti parcheggi per disabili. Questo è ancora un progetto da finire ed è in continuo aggiornamento.

La pagina di Giulia si trova a questo link

Per sottoscrivere la nostra petizione per i concerti accessibili cliccate QUI

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