3 DICEMBRE 2021: LETTERA APERTA ALLE ISTITUZIONI

3 DICEMBRE 2021: LETTERA APERTA ALLE ISTITUZIONI

Chiediamo alle Istituzioni e alla società civile di affrontare la Giornata internazionale delle persone con disabilità con responsabilità. 15 anni sono passati, dall’adozione della UN Convention on the Rights of Persons with Disabilities (CRPD), ma la sua attuazione in Italia è ancora di là da venire.

Guardiamo oggi alla ricostruzione che attende l’Italia dopo il Covid-19, per chiedere l’inclusione effettiva dell’ampia comunità dei disabili – pari al 5,2% della popolazione italiana, 1 su 6 a livello globale (1) – in ogni progetto d’interesse collettivo. Infrastrutture, beni e servizi pubblici e privati.

Le priorità che desideriamo porre all’attenzione sono:

1) BARRIERE (ARCHITETTONICHE MA NON SOLO) E AUTONOMIA

Le barriere architettoniche in Italia sono ubiquitarie, nelle città metropolitane come nei piccoli centri. Ogni Comune d’Italia avrebbe dovuto adottare, entro il 1.3.87, un Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA). Ma ciò non è accaduto. (2) Le scuole sono tutt’oggi inaccessibili agli studenti con disabilità motoria in 2 plessi su 3, a quelli con disabilità sensoriali nel 98% dei casi. (3)

Ed è altrettanto grave la situazione sia nei luoghi pubblici, sia in quelli privati ad accesso pubblico e non. Inoltre, oramai il concetto di barriera è esteso ben oltre quelle fisiche ed è imprescindibile considerare quelle sensoriali, cognitive, comunicative.

Si chiede perciò di:

– affermare l’abbattimento delle barriere come obiettivo politico prioritario a cui dedicare risorse adeguate agli scopi. Definire a tal fine linee guida programmatiche – previa intesa con la Conferenza tra Stato, Regioni e Province autonome – ove stabilire le priorità improrogabili (scuole e università, ospedali, enti pubblici, mezzi di trasporto urbani ed extraurbani, percorsi pedonali e piste ciclabili, centri sportivi e ricreativi) e il calendario inderogabile per l’esecuzione del programma (4,5),

– istituire presso ogni Regione e Provincia autonoma un Commissario ad acta, per coordinare l’attuazione del programma, anche attraverso i PEBA in tutti i Comuni d’Italia,

– fissare un termine per l’adeguamento degli spazi privati ad accesso pubblico (a partire da studi medici e laboratori analisi, farmacie, esercizi pubblici e commerciali, uffici),

– introdurre un credito d’imposta per l’abbattimento delle barriere in spazi privati e abitazioni, nonché l’adattamento dei mezzi di trasporto collettivo, la detrazione fiscale del 110% già concessa per gli interventi di riqualificazione energica e riduzione del rischio sismico,

– aggiornare le prescrizioni in tema di accessibilità alle Linee Guida ISO/FDIS 21542:2011(E) (Building construction — Accessibility and usability of the built environment) e introdurre sanzioni deterrenti per le loro violazioni.

L’autonomia delle persone con disabilità deve venire garantita mediante:

– definizione livelli minimi dei servizi di mobilità personale, (6)

– riconoscimento di equivalenza delle sedie a rotelle con motore elettrico a monopattini e bici elettriche, (7)

– contributi diretti all’acquisto di dispositivi e mezzi di mobilità personale (es. sedie a rotelle con motore elettrico, auto e altri veicoli adattati alla guida e/o al trasporto di persone con disabilità, dispositivi per adattare i veicoli alla guida e/o al trasporto di disabili) e tecnologie abilitanti.

2) INCLUSIONE

Punti nascita e strutture ospedaliere: presso ogni struttura ospedaliera, pubblica e privata, deve essere garantita la presenza di un punto di ascolto/consulenza alle famiglie con figli con disabilità e per le persone con disabilità, con la presenza di persone esperte nella tematica della disabilità, in collaborazione con i servizi socio-sanitari e con le associazioni territoriali competenti e con esperienza nelle tematiche della disabilità, senza che una collaborazione escluda le altre. La creazione di questi punti deve essere adeguatamente finanziata nel budget dei servizi sociosanitari territoriali in merito al luogo e ad eventuali iniziative da intraprendere a favore del supporto delle persone con disabilità.

Scuola: la garanzia dell’assistenza educativa agli studenti con disabilità deve costituire conditio sine qua non per l’avvio delle attività scolastiche. Ed è necessario, a tal fine, riconoscere la figura professionale dell’assistente all’autonomia e alla comunicazione (ASACOM) e internalizzare tale figura nei dipendenti MIUR in quanto altamente specializzate e fondamentali per il rispetto del diritto all’istruzione e allo studio degli alunni con disabilità.

Deve essere avviato un piano per risolvere in tempi certi ed entro li prossimo anno scolastico le problematiche inerenti:

– la continuità del sostegno e dell’assistenza scolastica,

– la presenza e messa in ruolo di un congruo ed equilibrato numero di docenti di sostegno specializzati, decidendo la modalità per garantire la loro presenza su posto di sostegno per lo meno per tutto il ciclo di studi della classe delle alunne e degli alunni cui sono assegnati.

Università: è necessario rendere la DAD una prassi per consentire agli studenti con disabilità le cui patologie o condizioni implichino l’impossibilità alla frequenza in presenza di potersi iscrivere e conseguire la laurea in qualsiasi ateneo desiderino. La DAD è uno strumento fondamentale, poi, per i caregiver familiari cioè per tutte le persone che non riescono a frequentare in presenza e sono penalizzati sia nel rendimento che nel loro rapporto con i docenti a causa del lavoro di assistenza continuativa che svolgono al loro domicilio.

Formazione. La formazione continua delle persone con disabilità e dei caregiver di disabili gravi – anche in remoto – deve venire incentivata mediante credito fiscale straordinario a favore dei datori di lavoro e dei committenti che contribuiscano ad almeno il 50% dei redditi da lavoro.

Lavoro. L’inserimento lavorativo dei disabili gravi deve venire promossa mediante estensione dei loro diritti al tirocinio extra-curricolare, facoltà di smart working al di fuori dei casi di presenza strettamente necessaria. Con assunzione obbligatoria, in quota sul totale, associata a premialità fiscale e contributiva.

Bisogna poi:

– incentivare politiche di welfare aziendale tese a favorire i lavoratori con familiari disabili.

Nonché il sostegno allargato alle persone fragili, nell’ambito della Corporate Social Responsibility, 

– prevedere che gli enti con oltre 150 dipendenti attribuiscano a uno dei disabili assunti la mansione, sia pure non esclusiva, di disability manager,

– introdurre sanzioni dissuasive nei confronti degli enti che non rispettino le quote di assunzione obbligatoria. (9)

3) CAREGIVER FAMILIARI

I caregiver familiari, in base alla definizione contenuta nel comma 255 della legge finanziaria 2018 dovrebbero essere riconosciuti come lavoratori e inseriti nella categoria dei lavori usuranti. Come prevede la nostra Costituzione, tenendo presente che il 90% di essi è donna e quindi doppiamente discriminata sul lavoro, tutti hanno diritto ad un reddito e alle tutele connesse allo status di lavoratore (ferie, malattia, pensione). Dovrebbero poter usufruire di un’assicurazione sulla vita come è previsto per le casalinghe, dato che svolgono il loro lavoro di cura al proprio domicilio.

4) SORDITA’

È necessario che lo Stato garantisca l’inclusione di tutte le persone con sordità, la maggior parte delle quali ha visto, in questi ultimi due anni, allontanarsi la reale inclusione sociale, scolastica e lavorativa. Per questo, dopo il dovuto riconoscimento della LIS -Lingua dei Segni Italiana- è urgente la costituzione di un tavolo interministeriale per:

– la gestione/esame/fornitura/finanziamento degli strumenti tecnologici per la sordità, garantendo il diritto all’aggiornamento tecnologico gratuito dei dispositivi individuali per l’ascolto, elemento fondamentale per l’inclusione universale delle persone con sordità (vedi LEA nel successivo punto 5);

– l’acquisizione di dati certi sulla sordità al fine di guidare in modo consapevole e scientifico le scelte della politica.

Inoltre, è altrettanto urgente:

– programmare un piano di formazione/informazione sulla sordità rivolto alla popolazione italiana;

– garantire lo screening neonatale e per tutte le età in ogni struttura ospedaliera;

– formare i pediatri di base sulla sordità;

– rivedere la rappresentatività associativa per le persone con sordità;

– garantire la sottotitolazione per tutti in ogni forma/strumento di informazione e di intrattenimento (TV cinema teatri musei);

– prevedere la formazione continua degli assistenti alla comunicazione scolastici, e che siano professionalizzati anche in merito agli ausili tecnologici ed alle strategie oraliste;

5) DIGNITÀ

Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS), Livelli Essenziali di Assistenza Sociale (LIVEAS). Si chiede di restituire allo Stato – mediante riforma del Titolo V della Costituzione italiana – la competenza esclusiva sulle prestazioni sociali a favore delle persone con disabilità, per garantire l’adempimento alla Convenzione ONU per la tutela dei loro diritti.

Nell’attesa, è necessario e urgente stabilire:

– procedure uniformi a livello nazionale per LEA, LEPS e LIVEAS. A partire dall’assegnazione di dispositivi e ausili per la disabilità,

– termini di risposta perentori e coerenti alle esigenze dei disabili, da parte delle ASL/ASST/ATS, in caso di guasti di dispositivi e ausili, – aggiornamento su base biennale del nomenclatore tariffario,

– obbligo di pubblicazione online, da parte di ogni Regione e Provincia autonoma, di LEA, LEPS e LIVEAS effettivamente garantiti. Con aggiornamento annuale sui dati non personali relativi ai beneficiari e le relative erogazioni.

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Elenco sottoscrittori:
Dario Dongo – Égalité
Alessandra Corradi – Genitori Tosti In Tutti I Posti
Luca Zarfati – Roma Open Lab
Giuseppe Maroni – ANS Associazione Nazionale Subvedenti OdV
Antonio Demarcus – Studenti Universitari Caregiver
Silvana Castellotti – ALIS Associazione Lodigiana Inclusione Sociale
Nicoletta Wojciechowski – CLEBA Lodi (Comitato Lodigiano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche)
Maurizio Attanasi – PEBA Cologno Monzese
Abdeljalil Makhloufi – Neurospine Community
Giacomo Sicurello – Campagna Nunesco
Francesco Sicurello – @itim (Associazione Italiana Telemedicina e Informatica Medica)
Gueye Cheikh Ahmed Tidiane – Disability Pride SenegalIrene Lugano – UNIDAD
Maria Amalia Meli – Famiglie disabili lombarde APS

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Note:

(1) ISTAT, rapporto ‘Conoscere la disabilità’, 3.12.19; Eurostat (2019). Disability statistics, poverty

and income inequalities. V. https://www.egalite.org/conoscere-la-disabilita-rapporti…/

(2) Barriere architettoniche, sistematica disapplicazione delle leggi in vigore.

V. https://www.egalite.org/genova-dopo-il-ponte-le-barriere…/

(3) Istat (2020). L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità, anno scolastico

2018/2019. V. https://www.egalite.org/2-scuole-su-3-inaccessibili-agli…/

(4) Inaccessibilità metropolitane, l’esempio di Roma https://www.egalite.org/disabiliinaccessibilita…/

(5) Stazioni ferroviarie in Italia, inaccessibili l’83%. Posti riservati ai disabili sui treni, dallo 0

all’1,2%. V. https://www.egalite.org/treni-e-disabilita-in-italia…/

(6) Mobilità personale di disabili, i doveri della pubblica amministrazione definiti nella

Convenzione ONU. V. https://www.egalite.org/mobilita-personale-dei-disabili…/

(7) Si deve prevedere a tal uopo l’obbligo di certificato medico, per i pazienti con patologie

neurodegenerative, onde attestare l’idoneità alla guida su strada. Sul tema dell’equivalenza tra

sedie a rotelle con motore elettrico, bici e monopattini elettrici, v. https://www.egalite.org/sediea-rotelle-egalite-e…/

(8) V. https://www.assinform.it/…/welfare-aziendale-e…

(9) Su disabilità e lavoro, si veda https://www.egalite.org/disabilita-e-lavoro-incontro-con…/ 

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Sull’inclusione delle persone con disabilità uditiva

Apprendiamo dalle pagine della Ministra Stefani dell’approvazione da parte della Commissione Bilancio dell’emendamento al Decreto Sostegni-bis che prevede le “Misure per il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana e l’inclusione delle persone disabilità uditiva”. Nel testo dell’emendamento al comma 1 si scrive che “la Repubblica riconosce, promuove e tutela la Lingua dei Segni Italiana (LIS) e la Lingua dei Segni Italiana Tattile (LIST)”. Il riconoscimento degli interpreti LIS e LIST, sia il rendere disponibili i sottotitoli, sono atti doverosi richiesti e attesi da anni che sui quali praticamente tutte le parti politiche avevano espresso il supporto.

Nell’ottica dell’inclusione universale, senza barriere, ricordiamo però che non tutte le persone con sordità utilizzano la LIS o utilizzano esclusivamente la LIS per comunicare. 

C’è in Italia una grandissima parte di sordi oralisti. Se il titolo dell’emendamento recita “Misure per il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana e l’inclusione delle persone disabilità uditiva”, è fondamentale ricordare che l’inclusione delle persone con disabilità uditiva non è dato esclusivamente dal riconoscimento della LIS e dalle campagne di informazione e sensibilizzazione.
Va attuato lo screeening neonatale in tutte le Regioni italiane e deve essere programmata e compiuta una formazione capillare dei pediatri

Deve essere riconosciuto l’aggiornamento gratuito degli impianti cocleari senza limiti di tempo o di età anagrafica del paziente, devono essere fornite le protesi acustiche digitali di ultima generazione a tutti i pazienti senza alcun carico economico ai pazienti stessi.

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LA RETE DEI 65 MOVIMENTI: IL RESOCONTO DEL SEMINARIO DEL 23 FEBBRAIO 2017 A ROMA

Riportiamo il testo relativo al seminario del 24 febbraio 2017 “Sostegno: INCLUSIONE o ESCLUSIONE? Il docente di sostegno e la continuità didattica. Come cambia la L.104”
I Genitori Tosti hanno partecipato con la presidente Alessandra Corradi e il referente per la Lombardia Giovanni Barin.

LA RETE DEI 65 MOVIMENTI: IL RESOCONTO DEL SEMINARIO DEL 23 FEBBRAIO 2017 A ROMA

26 febbraio 2017
Dopo la manifestazione del 23 febbraio davanti a Montecitorio (indetta dalla RETE DEI 65 MOVIMENTI, unendo genitori, docenti, associazioni, studenti, tutti insieme per chiedere al governo Gentiloni di non licenziare i decreti attuativi della legge 107 del 2015), il Comitato nazionale “Per la Scuola della repubblica” in collaborazione con la “Rete dei 65 movimenti” ha tenuto, il giorno dopo, un seminario di formazione presso il Liceo Tasso di Roma, dal titolo: “Sostegno: INCLUSIONE o ESCLUSIONE? Il docente di sostegno e la continuità didattica. Come cambia la L.104 “

Il seminario è stato introdotto da Cosimo Forleo, docente romano e membro del “Comitato nazionale per la Scuola della Repubblica” che ha promosso l’evento, insieme alla “Rete dei 65 movimenti”. Cosimo Forleo sottolinea quanto sia importante che la Rete sia nata dal basso e che raccolga il mondo della disabilità, le associazioni, gli studenti, i movimenti, i docenti, dando vita a uno splendido sodalizio, che si regge sulla passione per la giustizia sociale e per dare voce alle rivendicazioni dei più deboli.

Daniela Iacopino, docente a Reggio Calabria, giurista e membro A.S.I.S. (Ass. Ins. di Sostegno), ha condotto i lavori del seminario. Ha, quindi, presentato gli interventi puntando l’attenzione sul fatto che all’inclusione degli studenti con disabilità nelle classi comuni italiane può essere attribuito l’epiteto di “primo motore immobile”, mutuando le categorie aristoteliche, in quanto “è qualcosa che provoca il movimento senza essere mosso”, essendo una causa finale inamovibile nella qualità di perno della tradizione pedagogica italiana e, nel contempo, di processo irreversibile di crescita e sviluppo della persona umana. La moderatrice ha proseguito leggendo la relazione inviata da Ferdinando Imposimato, Presidente onorario della Suprema corte di cassazione e garante della Costituzione, che non ha potuto presenziare per motivi familiari.

Daniela Costabile, docente di Lamezia Terme, membro dei direttivi del platea-seminario-del-24-febbraio-2017-a-roma “Comitato nazionale per la Scuola della Repubblica” e dei “Partigiani della Scuola Pubblica”, ha presentato una relazione dal titolo La delega del sostegno. Cosa cambia nel futuro professionale del docente di sostegno. Le proposte della Rete. Daniela Costabile racconta la nascita della “Rete dei 65 movimenti”, generata da una collaborazione con i “Genitori tosti” del Veneto, ed espone gli antefatti che hanno preceduto l’approvazione della delega in Parlamento. “Si evince, infatti, – dice Daniela Costabile – dal comportamento degli autori della delega inclusione e da quello del Partito che ha portato i decreti attuativi all’esame delle commissioni parlamentari, un giorno prima della scadenza, quanto sia stata forzata la mano dal governo, nonostante la sconfitta referendaria, pur di arrivare a decretare la fine della Scuola Statale Pubblica a vantaggio dei privati e della privatizzazione. Infatti il PD non ha mai voluto condividere o consegnare i decreti attuativi a nessuno, prima dei 18 mesi, per non comprometterne la fattibilità, che poteva essere messa in discussione da tutte le parti coinvolte, se ci fossero stati tempi più lunghi da dedicare alla discussione e all’esame. Infine, ha elencato i cambiamenti, purtroppo negativi, che la scuola dovrà affrontare a causa dei tagli previsti dalla “delega inclusione”. I docenti di sostegno saranno infatti ridotti al lumicino da un organo discrezionale che risponde al Governo: il GIT” (gruppo territoriale per l’inclusione). Continue reading

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