Sull’inclusione delle persone con disabilità uditiva

Apprendiamo dalle pagine della Ministra Stefani dell’approvazione da parte della Commissione Bilancio dell’emendamento al Decreto Sostegni-bis che prevede le “Misure per il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana e l’inclusione delle persone disabilità uditiva”. Nel testo dell’emendamento al comma 1 si scrive che “la Repubblica riconosce, promuove e tutela la Lingua dei Segni Italiana (LIS) e la Lingua dei Segni Italiana Tattile (LIST)”. Il riconoscimento degli interpreti LIS e LIST, sia il rendere disponibili i sottotitoli, sono atti doverosi richiesti e attesi da anni che sui quali praticamente tutte le parti politiche avevano espresso il supporto.

Nell’ottica dell’inclusione universale, senza barriere, ricordiamo però che non tutte le persone con sordità utilizzano la LIS o utilizzano esclusivamente la LIS per comunicare. 

C’è in Italia una grandissima parte di sordi oralisti. Se il titolo dell’emendamento recita “Misure per il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana e l’inclusione delle persone disabilità uditiva”, è fondamentale ricordare che l’inclusione delle persone con disabilità uditiva non è dato esclusivamente dal riconoscimento della LIS e dalle campagne di informazione e sensibilizzazione.
Va attuato lo screeening neonatale in tutte le Regioni italiane e deve essere programmata e compiuta una formazione capillare dei pediatri

Deve essere riconosciuto l’aggiornamento gratuito degli impianti cocleari senza limiti di tempo o di età anagrafica del paziente, devono essere fornite le protesi acustiche digitali di ultima generazione a tutti i pazienti senza alcun carico economico ai pazienti stessi.

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17/3/2017: NO alla riforma dell’inclusione scolastica! Ritiro della delega 378!

Mentre il governo Gentiloni fa correre verso il baratro le famiglie con figli con disabilità nelle scuole pubbliche, la Retedei65Movimenti e Genitori Tosti continua nella richiesta del ritiro delle deleghe, prima tra le quali la devastante 378. In occasione dello sciopero e della manifestazione della scuola dello 17 marzo sono stati preparati due video che vi proponiamo.

Le nostre famiglie devono essere compatte nel contrapporsi a chi chiede/vuole un compromesso. Compromesso che per definizione porta a un abbassamento della condizione attuale.
Noi, invece, chiediamo di più, certo non meno, visto che l’inclusione scolastica sta diventando sempre più un miraggio per tante famiglie.

La scuola statale è un patrimonio da difendere contro una politica che vuole smantellarla favorendo interessi di parte coi soldi delle famiglie e delle persone con disabilità.

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