
Eccoci che finalmente abbiamo lo strumento per contarci, fare un censimento e avere delle linee su cui indirizzare il nostro lavoro di tramite con le istituzioni.
Il censimento è anonimo ma consente di fotografare egregiamente la situazione.
Non solo dovete farlo voi, ma dovete fare passaparola con tutti i caregiver che conoscete, in modo che si riesca a raccogliere il maggior numero di risposte.
Certo, non pensiamo di avere quasi 9 milioni di questionari compilati, ma almeno un migliaio per gennaio, dopo le feste, sì.
Un migliaio di persone, caregiver familiari, è un buon numero.
Tutto è perfettibile ma sappiamo che nel nostro mondo è tutto relativo, non sempre siamo disponibili, non sempre connessi e spesso non conosciamo altri come noi e se passiamo momenti difficili sicuramente non rispondiamo.
Vi chiediamo perciò di impegnarvi, è per la causa comune: noi vogliamo arrivare al riconoscimento come lavoratori e non ci fermeremo finché non succederà.
Eccoci che finalmente abbiamo lo strumento per contarci, fare censimento e avere delle linee su cui indirizzare il nostro lavoro di tramite con le istituzioni.
Il censimento è anonimo ma consente di fotografare egregiamente la situazione.
Non solo dovete farlo voi, ma dovete fare passaparola con tutti i caregiver che conoscete, in modo che si riesca a raccogliere il maggior numero di risposte.
Certo, non pensiamo di avere quasi 9 milioni di questionari compilati, ma almeno un migliaio per gennaio, dopo le feste, sì.
Un migliaio di persone, caregiver familiari, è un buon numero.
Perciò, forza!, qui di seguito trovate il questionario da compilare:
Il caregiver è un lavoratore a tutti gli effetti il valore del suo lavoro dovrebbe essere valutato il doppio perché nella cura ci mette anche il cuore
Grazie per il commento. L’hai inserito nelle risposte del questionario? Speriamo di si, dato che per motivi di organizzazione del materiale solo con il database del questionario possiamo raggruppare tutte le istanze che vengono inviate. In caso contrario ti invitiamo a completarlo inserendo il commento nell’ultima risposta.
Grazie per la collaborazione
Genitori Tosti
In Abruzzo abbiamo una legge regionale per la vita indipendente fatta benissimo che la politica e le associazioni più importanti vogliono affossare. Con l’impegno di alcuni caregiver la stiamo salvando. Ci vuole una grossa manifestazione ad oltranza a Roma davanti alle sedi del potere.
Il careviger a vita breve xche è sempre sotto stress
Se esiste un tribunale dei diritti umani rivolgiamoci ad esso,mi sembra il luogo adatto
Lombardia esiste la misura b1 per disabilità grave. Fino a 3 anni fa l’autismo era fuori della misura, 1000€/mese.
Primo anno con bambini autistici erano ancora 1000 €. Anno scorso sceso a 600€/mese e voucher.
Quest’anno abbassato ancora a 400€, ma il bambino non può andare a scuola per più di 25 ore settimanali. Cioè hanno trovato il modo di togliere il soldi a quasi tutti i bambini, visto che i genitori lottano per la inclusione a scuola, iniziando per la frequenza normale.
Grazie per il commento. L’hai inserito nelle risposte del questionario? Speriamo di si, dato che per motivi di organizzazione del materiale solo con il database del questionario possiamo raggruppare tutte le istanze che vengono inviate. In caso contrario ti invitiamo a completarlo inserendo il commento nell’ultima risposta.
Grazie per la collaborazione
Genitori Tosti
Sono mamma da 15 anni da 10 ho lasciato il lavoro per seguire h24 mio figlio lotto per una vita quanto più indipendente possibile il mio sogno una casa con altri ragazzi e operatori no una struttura
I diritti di un lavoratore che di occupa h 24 della persona cara….dimenticandosi di essere se stessa una persona.
Non comment
Grazie
In Abruzzo abbiamo una legge regionale per la vita indipendente fatta benissimo che la politica e le associazioni più importanti vogliono affossare. Con l’impegno di alcuni caregiver la stiamo salvando. Ci vuole una grossa manifestazione ad oltranza a Roma davanti alle sedi del potere.
Grazie x questa iniziativa
Non lasciateci soli
Grazie dell’iniziativa
Io convivo con la mia compagna,che ha una figlia da un precedente matrimonio. L’ex marito non le ha mai mantenute e non ha mai provveduto a loro. Entrambe sono Disabili. La mia compagna e Disabile grave.
Non ci riconoscono la convivenza, i permessi della legge 104, rifiutata.
Non ho assegni familiari e sgravi fiscali.
La legge paradossalmente, nonostante io sia l’unico che si occupa di tutto e sono a mio carico in tutto..non riceviamo aiuti da nessuno! Il servizio sociale e il comune ci rigettano ogni richiesta. Non posso usufruire legalmente di nulla..
Siamo soli.
Come noi ci sono tante famiglie.
Non siamo gli unici a vivere i padossi assurdi della legge.
La proposta che state presentando dovrebbe essere allargata anche alle famiglie come la nostra.
Non è giusto che siamo lasciati soli.
I carigiver sono anche i vicini di casa,i conoscenti,gli amici e i conviventi come me…
Non solo chi porta lo stesso cognome o ha familiarità consaguineo.
L’augurio è che si possa arrivare a una legge il più possibile completa e concretamente applicabile. Magari migliore di quella sul “Dopo di noi” che si è dimostrata, ancorché valida, tuttavia ancora
carente e scarsamente applicata, almeno in alcune regioni.
Buon lavoro
Assistere una figlia disabile e mandare avanti la casa è impegnativo fisicamente e mentalmente e invece di aiutarci lo stato guarda solo il modo di risparmiare su tutto.
Vorrei per il futuro avere la certezza che mia figlia quando io non ci sarò più possa vivere dignitosamente in un ambiente familiare che la aiuti per tutti i suoi bisogni.
Siamo lavoratori come gli altri ! I nostri diritti vanno tutelati grazie per quello che fate
Purtroppo ho lavorato alcuni anni senza che mi versassero i contributi ed ora mancano nonostante la mia età 56 anni compiuti ad Aprile ho solo circa 34 anni di contributi,speriamo che l’assistenza prima a mia madre deceduta il 04/05 e tutt’oggi a mio Padre 89 anni compiuti possa essere riconosciuta con un anticipo pensionistico (non so’di quanto tempo)
Sono stato costretto a lasciare tutto, anche una famiglia, per dedicarmi a mia madre e lo sapete perchè, mia madre ha il minimo di pensione, sono figlio unico e non ci sono i soldi per avere una badante a contratto, ecco, spero che si abbia una sensibilità da parte del legislatore per riconoscere ciò che è un lavoro davvero usurante. Comunque desidero fare i complimenti a tutti voi per il vostro impegno e…vi sono vicino.
Non siamo invisibili.
Noi esistiamo.
Dignità
Tanta fortuna x i nostri cari
Non solo genitori, non solo coniugi, stavo insieme ad Antonello da poco, prima del suo incidente in moto. E sono rimasta, per amore, non vedo un disabile al 100%, vedo lui, l’uomo che amo. Non siamo neppure sposati, siamo … partner?
Salve Anna, in base alla definizione giuridica contenuta nel comma 255 della Legge 205/17 lei è una caregiver familiare 🙂
Necessario un aiuto per non cadere in depressione o schiacciati dai nostri problemi di salute, che inevitabilmente trascuriamo
Ciao Franca, dobbiamo continuare a informare! Sempre. Grazie per il commento.
Ho 2 figli autistici. Io e mia moglie abbiamo lottato dal 1° giorno della nascita della 1^ figlia, semplicemente per vedere riconosciuti i diritti nostri e quelli dei nostri figli, previsti dalla legge.
È normale tutto ciò?
Una famiglia che è gravata di problemi a persone con disabilità, è costretta a combattere costantemente contro l’ inerzia della burocrazia e dei vari enti pubblici: ASL, servizi sociali, INPS, …
Non è assolutamente normale! Dobbiamo essere uniti nel chiedere il rispetto del diritto fondamentale per i nostri figli e le nostre famiglie. Altrimenti lo Stato e gli Enti ci calpesteranno sempre e sempre più. Forza Massimo! E ci raccomandiamo che compiliate il questionario diffondendolo a tutti i nostri contatti.
Andando avanti negli anni è più faticoso prendersi cura dei nostri figli disabili. Nel mio caso, lavoro da 38 anni e mi prendo cura di mio figlio da 36 anni, aiutata solo da qualche familiare.
Vorrei avere più tempo per dedicarmi a lui, con tranquillità e condividere esperienze. Desidero una legge di prepensionamento per caregiver anche prima dei 60 anni, quando si è ancora in forze per sostenere i figli disabili.
Buongiorno Eleonora,
cerchiamo di fare tutto ciò che è in nostro potere. Genitori Tosti ha come scopo quello di sensibilizzare e continueremo a farlo. Forza e avanti!
Bla, bla, bla, e niente più. Ho scritto più di qualche commento però le parole entrano da un orecchio e subito fuori dall’altro. Alle elezioni tutti i politici pensano a sollevare le sorti dei disabili però come si suol dire passato il santo è passato il miracolo.
Buongiorno Giovanni
potessero tutti i caregiver avere il potere di cambiare la situazione… Ma così non è e ciò che dobbiamo provare a fare è cercare di coinvolgere più persone possibili, sia tra i caregiver, sia tra chi non conosce o non vuol capire queste situazione, sia tra “chi” siede nei luoghi del potere. Viceversa, nel silenzio muore tutto e tutti.
continuo a sperare che le cose vadano meglio.
Grazie se riuscirete a fare rete
Nonostante assistente sociale comunale, rimane irrisolta la domanda: ‘se mi dovesse venire improvvisamente uno sciopone che succede a casa mia?’. Devo ancora fare un biglietto da tenere nel portafogli accanto alla carta d’identita’ affinchè mia moglie non muoia a casa di stenti.
Salve Giuseppe, ci scrive una bella email e ci racconta bene tutto specificando il Comune etc che possiamo segnalare? Così sentiamo cosa rispondono. genitoritosti@yahoo.it
Mi auguro che il nostro lavoro di caregiver venga riconosciuto è tutelato, al più presto, al pari di quello svolto dagli altri lavoratori.
Senza contare che a noi andrebbe anche affiancato un sostegno psicologico.Magari anche corsi di formazione…grazie