
Quella dei caregiver familiari rimane una vergogna italiana che di anno in anno, una legislatura dopo l’altra, viene sistematicamente ignorata.
Genitori Tosti ha in questi anni più volte ri-sollevato il problema:
Qui https://www.genitoritosti.it/?p=2102 parlando del disegno di legge a nostro avviso totalmente da riscrivere e qui
https://www.genitoritosti.it/?p=2173 con una lettera aperta ai parlamentari.
In ultimoi, subito dopo la caduta del Governo in agosto 2019, pubblicavamo questo: https://www.genitoritosti.it/?p=2473
Non demorderemo mai su quello che è un punto fondamentale della nostra civiltà: supportare adeguatamente chi ha le maggiori fragilità. Ecco dunque l’appello che rivolgiamo ancora una volta al Presidente del Consiglio, che abbiamo inviato via PEC.
Invitiamo tutti i sostenitori di Genitori Tosti, chiunque sia Caregiver, a inviare personalmente la lettera, che trovate qui di seguito e potete copincollare, o come allegato, all’indirizzo mail: presidente@pec.governo.it .
Illustrissimo Presidente del Consiglio, Onorevole Giuseppe Conte
Come cittadino Caregiver ho deciso di farmi portavoce in prima persona delle risposte inderogabili che questo governo è tenuto a dare ai miei bisogni.
Mi sono anche permesso di non raccontare chi sono, come vivo e cosa faccio per lo stato. Dopo anni e anni che in parlamento si dibatte sulla figura del Caregiver Family, sono più che convinto che tutti i parlamentari che siedono alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica, siano più che perfettamente a conoscenza di tutte le verità che riguardano questa figura. E’ che senza un suo riconoscimento da parte delle istituzioni dello stato, lo stesso non può annoverarsi tra le società democratiche compiute.
Ma ribadisco con forza e decisione che non intendo più accettare appelli/richieste di pazientare ancora o rinvii motivati da giustificazioni dettate da problemi tecnici e/o di vincoli di finanza pubblica.
E che riterrò Lei e il Suo governo responsabile dell’approvazione o meno della Legge sul Caregiver Family, che dovrà avvenire inderogabilmente prima del termine di questa legislatura.
Senza dilungarmi oltre, qui di seguito riporto l’elenco delle risposte che dovrebbero trovare immediatamente riscontro nella nuova Legge sul Caregiver Family:
1) Al Caregiver che si prende cura di un famigliare, e che a causa della sua disabilità non può frequentare gli spazi educativi/assistenziali pubblici, devono essere riconosciuti i seguenti diritti:
A. Stipendio, contributi figurativi e ferie equiparati alla figura professionale OTA. Il riferimento normativo/economico dovrà essere il contratto del pubblico impiego.
B. Interventi di sollievo giornaliero e nel week and. In particolare, in presenza di un caregiver unico parente, deve essere garantito un supporto di reti solidali.
C. Un congruo periodo di ferie come avviene per tutti i lavoratori;
2) Per tutti, se richiesto, collocamento o ricollocamento al lavoro attraverso percorsi preferenziali protetti;
3) Per tutti, istituire percorsi preferenziali nelle strutture sanitarie al fine di ridurre per se e per l’assistito i tempi di attesa;
4) Per tutti, istituire percorsi formativi sulle disabilità, in particolare, specifici al tipo di disabilità di cui è portatore l’assistito;
5) Al lavoratore che svolge un’attività lavorativa a tempo pieno, venga garantita la possibilità di modulare il proprio orario di lavoro sulla base dei bisogni della persona assistita, a condizione che questo non comporti una decurtazione del proprio stipendio;
6) Al lavoratore venga garantito per legge il diritto di scegliere la sede di lavoro più vicino al proprio domicilio;
7) Garantire a chi lavora il diritto ad andare in pensione 5 anni prima la scadenza massima prevista per legge, indipendentemente dai contributi versati.
Illustrissimo Presidente del Consiglio, Onorevole Giuseppe Conte, la scelta di trattenere alla Presidenza del Consiglio le deleghe sulla disabilità e Le sue dichiarazioni d’impegno a favore del riconoscimento dei diritti di questi cittadini encomiabili, mi indicono ad un prudente e misurato ottimismo. Ma voglio credere che il mio appello non cadrà nel vuoto, anzi vi sarà da parte di tutto il Parlamento della repubblica italiana un atto di coraggio a difesa degli ultimi tra gli ultimi.
Auguro a Lei ed al Suo Governo buon lavoro, e porgo
Distinti saluti
Luogo e data __________________________ Firma